La storia dei modellini delle auto
Scopri come sono nati e la loro evoluzione
Il modellismo statico delle auto è una delle forme di modellismo più diffuse e amate al mondo. I modellini auto, da semplici gadget, sono ben presto diventati dei veri oggetti da collezione. Ripercorriamone la storia e l’evoluzione.
Cos’è il modellismo auto
Il modellismo statico delle auto si riferisce alla riproduzione fedele di autoveicoli o altri mezzi a motore, privi di dispositivi che possano farli muovere, come invece accade per il modellismo dinamico. Oggi le collezioni di modellini auto dispongono di un’ampia varietà di soggetti disponibili, di kit di montaggio e di accessori che hanno lo scopo di renderli unici e anche personalizzabili.
Esistono riproduzioni di varie dimensioni e, in generale, la tabella della scala dei modellini auto comprende questi formati: 1:87; 1:72; 1:64; 1:48; 1:43; 1:35; 1:32; 1:24; 1:21; 1:18; 1:10; 1:12; 1:8. I modellini auto d’epoca da collezione spesso venivano realizzati in latta, mentre oggi sono generalmente costruiti in plastica, resina oppure Zamac, una speciale lega metallica composta da zinco, alluminio, magnesio e rame.
La nascita del modellismo auto
I primi modellini auto della storia risalgono agli anni ’30 e ’40 del Novecento, quando alcuni istituti bancari iniziarono a regalare ai nuovi correntisti dei gadget molto particolari: si trattava, infatti, di automobiline che recavano sul fondo una piccola fessura per potervi inserire dei soldi, come fosse un piccolo salvadanaio. Sul tetto dell’auto, invece, di solito veniva dipinto il nome e l’indirizzo della banca.
Queste piccole automobili utilizzate come mezzo promozionale erano dei modelli pressofusi, prodotti da aziende come la celebre Dinky Toys, che riproducevano fedelmente auto come Buick, Cadillac, Chevrolet, Chrysler, Dodge, Ford, Lincoln e tante altre. La scala utilizzata di solito era quella 1:25, ma alcuni modelli venivano riprodotti anche in scala 1:20.
L’evoluzione delle auto nel modellismo
I primi modellini d’auto, ovviamente, non erano molto dettagliati e rifiniti. Dalla seconda metà del Novecento in poi, però, la qualità delle automobiline iniziò a essere un fattore importante, anche grazie all’azienda Lesney Matchbox, che si specializzò in modelli pressofusi più accurati.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale alcune aziende, come la AMT o la SMP, iniziarono a produrre dei modellini promozionali destinati ai rivenditori di auto che li regalavano come gadget ai potenziali clienti. Inizialmente queste automobiline erano considerate giocattoli per bambini ed erano, in effetti, destinate per lo più a loro; pian piano, però si diffuse la moda di collezionare questi modellini promozionali dei più famosi brand di automobili. Visto il successo, in seguito, queste aziende crearono anche i primi kit di montaggio dei modellini di auto da collezione in legno o in plastica. Da quel momento in poi, da semplice gioco per bambini, il modellismo auto iniziò a diventare un passatempo anche per gli adulti.
Nel periodo successivo, altre aziende si specializzarono nei modellini auto da costruire, che conobbero la loro età dell’oro negli anni ’50 e ’60. Da una parte c’erano le aziende che producevano i modellini da collezione per scopi promozionali, come la Jo Han per Cadillac e Chrysler e la AMT per Chrevrolet, Buick e Ford, con kit annuali sempre più particolareggiati e dotati di vari pezzi colorati e persino personalizzabili che avrebbero poi dato vita a una vera e propria attività hobbistica per adulti. Dall’altra parte, invece, c’erano aziende come la Corgi Toys e in seguito la Mattel, con la linea Hot Wheels, che iniziarono a produrre le macchinine giocattolo per bambini che ottennero un successo incredibile.
Nel 1974 nacque poi l’azienda italiana Burago, inizialmente denominata Martoys, che avviò la produzione di modellini in scala 1:24 di auto sportive molto dettagliati. In seguito, l’azienda introdusse anche i modelli in scala 1:18, con il primo esemplare raffigurante una Rolls Royce Camargue, e quelli in scala 1:43, specializzandosi anche in kit di montaggio per assemblare il proprio modello. Il successo di questi prodotti fu enorme e l’azienda riuscì a farsi conoscere anche all’estero.
Negli anni ’80 ci fu poi un vero e proprio boom del modellismo auto, con la nascita di riviste specializzate nel settore, come Scale Auto Enthusiast, Plastic Fanatic e Car Modeler. Da allora in poi, i modellini auto sono diventati sempre più dettagliati e fedeli alle auto vere e ancora adesso appassionano milioni di persone, dai bambini ai collezionisti.
Le collezioni di modellini auto oggi
Oggi collezionare modellini di auto è ancora un hobby molto diffuso. Sul mercato attuale esistono sempre i modellini d’auto giocattolo e poi i modellini d’auto d’epoca o attuali da collezione; sono disponibili prodotti già assemblati e finemente rifiniti, così come i modellini da costruire e anche decorare a proprio piacimento. L’attività di montaggio è molto amata sia dai grandi che dai più piccoli, in particolare per le auto sportive più famose, come la Ferrari.
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