Le più famose invenzioni di Leonardo da Vinci
I progetti e le intuizioni del grande genio
Leonardo da Vinci è considerato uno dei più grandi geni dell’umanità. Con il suo grande ingegno e il suo immenso talento, fu infatti scienziato, filosofo, architetto, ingegnere, pittore, scultore, anatomista, botanico, musicista e inventore. Simbolo del Rinascimento, epoca della quale incarnò pienamente lo spirito, questo grande uomo ha lasciato ai posteri un’eredità ineguagliabile, composta da opere d’arte, scoperte, progetti e invenzioni. Queste ultime sono poi state la base per i successivi sviluppi tecnici in tanti settori diversi, di cui lui è stato il pioniere. Vediamo quali sono state le più importanti.
La macchina volante
Tra i progetti di Leonardo da Vinci c’è quello di una macchina volante. Intorno al 1490 il genio iniziò a studiare il volo degli uccelli: da questo studio, nacquero i suoi progetti dell’Ornitottero, ossia una dispositivo per volare tramite delle appendici alari, attivate da un meccanismo composto da pedali e leve. I suoi disegni costituirono le base dei progetti di volo di ingegneri e inventori dei secoli successivi.
L’elicottero
Il progetto dell’elicottero di Leonardo da Vinci risale al 1493 circa, quando l’artista iniziò i suoi studi sulla vite aerea elicoidale, ossia una vite di lino progettata per girare, comprimendo l’aria e inducendo così il volo. Non esistono prove che Leonardo sia riuscito davvero a costruire la macchina che aveva immaginato, ma di certo con queste ricerche è riuscito a ipotizzare le potenzialità dell’elica con secoli di anticipo. Non a caso, gli elicotteri moderni utilizzano un sistema molto simile a quello da lui ideato.
Il paracadute
In un disegno datato all’incirca nel 1485, Leonardo elaborò una sorta di paracadute a forma di piramide. In un’annotazione, l’inventore scrisse che secondo lui l’uomo avrebbe potuto buttarsi da qualsiasi altezza senza farsi male se fosse stato dotato di una “tenda di lino” di 12 braccia di larghezza e 12 di profondità con le aperture tutte chiuse. La sua intuizione in futuro si sarebbe rivelata corretta.L’anemometro
Durante i suoi studi sul volo, Leonardo da Vinci elaborò anche il progetto dell’anemometro, ossia un dispositivo in grado di misurare la velocità del vento che era già stato progettato in passato da Leon Batista. Gli studi di Leonardo, però, hanno reso questo strumento ancora più preciso e accurato.
Il cannone a 33 canne
Leonardo studiò gli armamenti della sua epoca e si rese conto che tra un colpo di cannone e l’altro passava troppo tempo, a causa dell’indispensabile operazione di ricarica. Per questa ragione, progettò un cannone a più canne girevole: mentre una linea di cannoni sparava, l’altra veniva ricaricata. Questo modello può essere considerato un prototipo della moderna mitragliatrice.
Il ponte autoportante
Leonardo da Vinci ha progettato molti ponti, ma quello autoportante è sicuramente il più innovativo. Si trattava di una struttura composta da travi a sezione circolare che potevano essere assemblate senza legature o incastri. Dopo il montaggio, le travi si sarebbero bloccate grazie alla pressione esercitata dal peso del ponte, impedendo il crollo. In sostanza, si trattava di un ponte che si poteva costruire e smontare facilmente e, dunque, poteva essere trasportato durante le campagne militari e utilizzato al bisogno. Probabilmente Leonardo lo progettò nell’ambito delle strategie militari di qualche sovrano dell’epoca.
Il carro semovente
Il carro semovente è oggi considerato come l’antenato della moderna automobile. Il genio del Rinascimento ha lasciato diversi schizzi di un automa meccanico dotato di un sofisticato sistema di ruote dentate attivate da molle in grado di accumulare energia. Leonardo aveva anche previsto un differenziale per permettere la svolta, oltre che un sistema frenante.
Il “robot” di Leonardo
Tra tutte le invenzioni di Leonardo da Vinci, quella del cosiddetto “automa cavaliere” è forse la più originale e proiettata verso il futuro. L’automa meccanico umanoide è stato probabilmente ideato per animare le feste della corte sforzesca a Milano, ma non abbiamo prove che sia stato effettivamente realizzato. Questo antenato dei moderni robot era attivato da una serie di carrucole che ne permettevano il movimento ed erano basate sugli studi di Leonardo sull’anatomia e sulla muscolatura umana.
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