Aspenia
L'Europa più sola - Numero 03 / 2024
Uscita Nº 3 del 07/10/2024
Periodicità: Trimestrale
Editore: Il Sole 24 ORE
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12,00 €
Descrizione
Come si presenta l’Europa all’avvio della nuova legislatura e della nuova Commissione? Esiste un parziale disallineamento tra le spinte elettorali che attraversano vari Paesi-chiave e l’assetto politico delle istituzioni di Bruxelles. Mentre crescono i segni di una protesta contro l’establishment a diversi livelli, il vertice della Commissione è stato confermato per il prossimo quinquennio, e il decimo Parlamento europeo, con la riconferma anche della Presidente uscente, non ha visto modificate le sue maggioranze.
La ripresa prepotente di conflitti violenti e di grave instabilità non lontano dai confini comuni, Medio Oriente, Sahel, e naturalmente Russia-Ucrainam, avviene mentre mostra tutti i suoi limiti il modello su cui si è basata la competitività europea, al cuore, un modello tedesco-francese. E tutto ciò coincide con un riorientamento complessivo, per alcuni aspetti incerto, delle priorità strategiche americane: è per questo che per Aspenia avanza lo scenario di un’Europa più sola. Si tratta di assumersi maggiori responsabilità dirette: la delega non è più possibile. Gli europei sono chiamati a costruire un assetto che sommi al nucleo federale dell’Unione economica e monetaria, completato da una politica fiscale degna di questo nome, uno spazio confederale allargato ai Balcani occidentali e all’Ucraina. È l’Unione necessaria per salvare il futuro. Non l’Europa pur che sia; ma l’Europa che serve.
La ripresa prepotente di conflitti violenti e di grave instabilità non lontano dai confini comuni, Medio Oriente, Sahel, e naturalmente Russia-Ucrainam, avviene mentre mostra tutti i suoi limiti il modello su cui si è basata la competitività europea, al cuore, un modello tedesco-francese. E tutto ciò coincide con un riorientamento complessivo, per alcuni aspetti incerto, delle priorità strategiche americane: è per questo che per Aspenia avanza lo scenario di un’Europa più sola. Si tratta di assumersi maggiori responsabilità dirette: la delega non è più possibile. Gli europei sono chiamati a costruire un assetto che sommi al nucleo federale dell’Unione economica e monetaria, completato da una politica fiscale degna di questo nome, uno spazio confederale allargato ai Balcani occidentali e all’Ucraina. È l’Unione necessaria per salvare il futuro. Non l’Europa pur che sia; ma l’Europa che serve.